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154 “scientia„

risolve riconoscendo da un lato la precristianità dei principî e quindi l’acristianità essenziale loro, ma insieme che se non sono cristiani d’essenza, sono già verso l’impero cristiano e più in esso cristiani di vigore. Ugualmente la questione sull’influenza legislativa del socialismo si risolve ammettendo che il nucleo religioso, l’irrazionale che lo costituisce inattuabile per la sua natura stessa d’irrazionale, non è penetrato nella legislazione, ma che in questa trovarono applicazione principî non socialisti d’essenza, ma socialisti d’energia e d’impeto.

Il difetto di essenza socialista propria delle conquiste cosidette socialiste nel campo del diritto si rivela in ciò che per esse la povertà non è tolta in nessun grado e in nessuna forma. Perchè tolta sia parzialmente o totalmente occorre infatti che il cittadino, solo perchè tale, sia necessariamente, userò termini del diritto commerciale, azionista rispetto alla ricchezza generica o a qualche ricchezza specifica, che la società cioè sia concepita come una società per azioni, il capitale della quale è formato di tutta intera la ricchezza sociale, o di una sua quota parte, o di un bene specifico. Allora solo infatti il cittadino avrebbe veramente una quota di ricchezza che non gli può essere sottratta, per lo stesso motivo per cui una società commerciale non può sopprimere ad arbitrio l’azione di nessun socio, vale a dire, perchè la società stessa si compone di un capitale azionario. Codesta concezione non è ora quinto attuata. E non essendo attuata, il cittadino può essere dopo le accennate conquiste ancora povero di una povertà che è nudità. Neanche quel diritto nel quale è più facile scorgere un’attuazione dell’idea socialista, il diritto all’assisistenza, neanch’esso è tale. Esso si riduce infatti ad un credito alimentare di natura pubblica verso lo Stato, ossia il sovrano; che non solo non sussiste che quando sorga nel singolo il bisogno dell’assistenza, ma che, esistente oggi, è sopjnesso domani dalla sovranità, rimanendo questa nella sfera d’attività consentitale da quel diritto che forma lo statuto di ogni Stato civile.

Siamo così quasi inavvertitamente venuti a dire del socialismo giuridico, inteso come il complesso delle norme vigenti di diritto, in cui sarebbero già attuate, secondo alcuni, idee di carattere socialistico. Per socialismo giuridico non s’intende però normalmente il diritto di vera o pretesa indole