Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/145

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parte seconda. 123

fondano lutti sulla combinazione di lenii primitivamente data dal professore l’elzval. Il signor C. Chevalier, di Parigi, aveva già prima di Pelzval proposlo una combinazione di due lenti acromatiche per illuminare grandemente l’immagine della camera oscura, ODde produrre i ritratti; perciò egli pretende di essere l’inventore del così detto oggettivo doppio. Ma in quanto all’aver sciolto il problema matematico della risoluzione delle equazioni che conducono alla determinazione degli spessori, delle curve e delle distanze a dare alle lenti, affinchè esse producano un’immagine colla massima luce e colla minima trasfigurazione, ne viene tutto l’onore al professore Petzval di Vienna.

Gli oggettivi per ritratti sono composti di due lenti convergenti. La lente di fronte, ossia la lente che guarda gli oggetti, è simile alla lente per vedute, è un menisco: ma qui essa trovasi posta colla parte convessa verso gli oggetti, mentre nella lente per vedute la superficie convessa è rivolta verso l’immagine.

La lente di dietro, ossia la lente che guarda l’immagine, è composta di due lenti, non unite insieme con balsamo del Canadà, come nella lente di fronte, ma separale in modo da lasciare uno spazio vuoto tra l’una e l’altra. Quella di queste due lenti che è più vicina all’immagine è biconvessa, e la sua parte meno convessa 6 quella che è rivolta verso l’immagine; l’altra lente è convesso-concava e divergente, e la sua parte convessa è rivolta verso la lente di fronte.

È utile conoscere la relativa posizione di queste lenti, quando si deve smontare l’istrumento per ripulirle dalla polvere (il che si deve fare con tutte le precauzioni possibili col mezzo di una tela di mussolina, ben pulita per non rigare il vetro) onde poi poterle rimettere nella loro vera posizione, fuori di cui non produrrebbero più esattamente lo stesso effetto.

Gli oggettivi da ritratti a molto larga apertura angolare, ossia a foco più corto dell’ordinario, dai fotografi chiamansi oggettivi rapidi. Essi non possono produrre che delle immagini piccole e trasfigurate, masono indispensabili per aver impressioni istantanee, o per operare nell’interno di una casa, in sito poco illuminato.

Ecco le dimensioni principali di un oggettivo a ritratti piuttosto rapido, che trovo assai conveniente.