Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/23

Da Wikisource.

INTRODUZIONE


Scoperta della camera oscura.

Nel sedicesimo secolo il naturalista G. B. Porta scoprì che in una camera perfettamente oscura si può vedere l’immagine degli oggetti illuminati dal sole al di fuori. Il suo modo di operare era assai semplice. Apriva sull’imposta di una finestra un piccol foro della grandezza circolare del dito mignolo, chiudeva la finestra ed ogni altro spiracolo, da cui potesse entrare la luce, ed avvicinando od allontanando dal foro della finestra un cartone bianco, vedeva formarsi sopra di questo un’immagine distinta, ma rovesciata, degli oggetti esterni rischiarati dalla luce. Porta osservò questa immagine essere tanto più distinta e nitida, quanto più piccolo è il foro per cui entra la luce, e potersi rendere della massima nitidezza col mezzo di una lente convessa posta nel foro stesso; inoltre, pervenne a raddrizzare questa immagine col mezzo di uno specchio in modo che essa si possa osservare nella camera oscura non più rovesciata, per cui gli oggetti da destra sono portati a sinistra, ma in modo

1 Fotografia.