Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/316

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294 procedimenti. - parte prima

stinguerle dalle prove positive, ossia dalle immagini in cui i bianchi ed i neri sono corretti, cioè corrispondono a quelli degli oggetti rappresentati.

Si hanno vari procedimenti per produrre le prove negative, o a meglio dire si hanno varie sostanze sovra cui riceverle, le quali sostanze necessitano manipolazioni diverse.

Noi descriveremo ciascun procedimento in altrettante sezioni, e ci fermeremo sopra ciascuno in ragione della sua importanza, vale a dire, descriveremo maggiormente in disteso quei procedimenti che sono di una utilità maggiore pel fotografo ad essere conosciuti a fondo, mentre passeremo oltre negli altri, dopo di averne detto tanto che basti al principiante per potere ottenere risultati sufficienti.

Incomincieremo dal procedimento all’albumina, che è il più semplice di tutti, e questo procedimento lo descriveremo con una certa estensione non per causa della sua importanza diretta, ma per causa della sua importanza relativa. Noi siamo persuasi che il principiante, prima di accingersi ad operare sul collodio, e sul collodio albuminato, farà bene esercitarsi per qualche tempo col procedimento all’albumina, perchè con questo le preparazioni sono facili ed il principiante può avvezzarsi quasi senza costo di spesa alle manipolazioni fotografiche. Questo procedimento all’albumina è dunque qui dato come mezzo e non come fine all’istruzione dell’allievo, il quale, dopo di avere gradatamente imparato le varie manipolazioni, e quell’abitudine di ordine e di attenzione, che è indispensabile alla buona riuscita, troverà nei procedimenti col collodio e col collodio albuminato un’utile occupazione.


SEZIONE I.

Prove negative su albumina.

Il procedimento conosciuto col nome di fotografia su albumina è quello, per cui si viene a produrre prove negative sopra lastre di vetro rivestite di uno strato di albumina convenientemente preparata.