Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/321

Da Wikisource.

negative su albumina. 299

tassio nella preparazione dell’albumina fotografica. Vedremo come dal modo di sensibilizzare e sviluppare l’immagine si debba piuttosto cercare la via per arrivare al maximum di sensibilità.

6a Natura dell’albumina fotografica. — Considerando l’albumina dal lato pratico, noi chiameremo l’attenzione del lettore sopra i seguenti particolari: a, Corpi microscopici nell’albumina. b, Modo di evitare questi corpi. c, Misurare l’albumina.

a) Corpi microscopici esistenti nell’albumina. — Il liquido mucilagginoso che si separa dalla neve di albumina, quantunque si manifesti quasi trasparente, contiene ancora in se stesso molte sostanze eterogenee, le quali, sebbene microscopiche, ed appena visibili ad occhio nudo, tuttavia sono capaci di portare la più grande perturbazione e sconcerto nelle operazioni seguenti, e sono tanto più a temere, in quanto che esse, per la loro piccolezza stessa, sfuggono quasi inevitabilmente all’attenzione e diligenza dell’operatore, il quale non è indotto a sospettare, e poi a persuadersi della verità di questo, tranne dopo di aver lungo tempo lavorato indarno.

b) Modo di evitare i corpi microscopici. — Per liberare l’albumina da questi corpi, così nocivi ad una perfetta riuscita, non basta il filtrarla per un piccolo setaccio a doppia seta, e rivestito inferiormente con una tela di mussolina ben fitta, perchè questi appena visibili corpicciuoli, capaci di esercitare ora attrazioni, ora ripulsioni sullo strato albuminoso che si stende sul vetro, passeranno ancora a traverso le tre tele. Tentai di filtrare il liquido con carta da filtro, ma l’albumina non può passare per essa che lentissimamente, e dopo breve tempo bisogna rinnovare il filtro, come quello che s’ingorga e non lascia più passare il liquido.

Questi corpicciuoli nocivi all’impiego dell’albumina fotografica (provenienti senza dubbio dalla membrana cellulare che ricopriva l’albume prima di batterlo in neve) hanno una gravità specifica debolmente più grande di quella dell’albumina liquida, per cui essi, non potendo seguitare il corso dell’albumina liquida, allorchè la si stende sul vetro, col mezzo della loro inerzia trattengono il liquido e gli impediscono di stendersi in modo uniforme.

Da ciò si vede, che l’operatore deve solo prendere la parte su-