Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/328

Da Wikisource.
306 procedimenti - parte prima

dicare del momento opportuno, in cui si deve rialzare la lastra, da cui si lascia sgocciolare l’eccesso di albumina. Se tu lasci il vetro per troppo lungo tempo inclinato, rimane su di esso uno strato troppo sottile di albumina, e trovi l’inconveniente opposto se arresti troppo presto lo sgocciolamento. Uno strato sottile oltre misura è raramente della voluta uniformità, e non potrà dare buoni risultati per mancanza di vigoria dei disegni che in esso si producono. Uno strato troppo forte rimane poco aderente al vetro, e principalmente se questo non venne ripulito colla massima perfezione; ma esso avrà il vantaggio di possedere una maggiore uniformità di spessore, e così di dare immagini più armoniche, perchè crescendo lo spessore dello strato, diminuisce il rapporto della differenza di spessore prodotta dalle ineguaglianze sulla superficie del vetro.


Osservazione.

Impiego del sapone nel lavare le lastre. — L’alcool, l’ammoniaca liquida, la potassa, la soda vengono adoperati nel ripulimento del vetro da albuminare per la loro proprietà di sciogliere le materie grasse.

Il sapone è una sostanza, che in certi casi è molto utile nel lavare le lastre. Quando si fa a caldo un’acqua di sapone piuttosto concentrata, ed a questa si aggiunge una certa quantità di carbonato di potassa, si ottiene un liquido che è eminentemente atto a sciogliere i principii grassi, e che sotto un tal rapporto mi sembra superi tutti gli altri mezzi adoperati. Il modo di agire del sapone non è solamente chimico, per cui il dissimile si attrae, ma è anche fisico, per cui il simile attrae il simile. Il sapone toglie con somma facilità il grasso, il sucidume che incontra, formando una specie di emulsione con esso. Quando le lastre vennero trattate col sapone si devono sempre ancora lavare con una soluzione di carbonato di potassa, ed in ultimo con acqua. Questo metodo di lavare le lastre è però un po’ tedioso in pratica, quindi l’operatore non dovrà ricorrere ad esso, che nei casi in cui trovasse insufficienti i mezzi prescritti più sopra.