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Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/343

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negative su albumina. 321

essendo dovuto ad un processo di deossidazione, ne segue che tutto quanto può facilitare la deossidazione giova alla pronta produzione dell’immagine, e rende possibile una diminuzione nella durata del tempo della posa.

Gli acidi, principalmente gli acidi inorganici, tendono in generale a ritardare lo svolgimento dell’immagine, perchè essi hanno sempre più tendenza a promuovere l’ossidazione che ad impedirla. L’acido nitrico ha una forza ossidante assai energica, ed esso è assai nocivo ad un pronto svolgimento dell’immagine. Quest’acido può trovarsi nel nitrato di argento in stato libero, quando il nitrato non venne purificato sufficientemente con ripetute cristallizzazioni. Il nitrato d’argento fuso è ordinariamente esente da ogni traccia di acido nitrico, epperciò con esso lo svolgimento dell’immagine è più celere; ma aggiungerò pure che esso può contenere dell’ossido di argento allo stato libero proveniente da una fusione troppo attiva che decompose una parte del nitrato. Quando ciò ha luogo lo svolgimento si effettua in modo irregolare, le prove si macchiano immancabilmente. È quindi caso più sicuro che il nitrato d’argento si trovi essere leggermente acido. In questo stato lo svolgimento è bensì più lento, ma i bianchi del disegno rimangono perfettamente conservati.

Le materie coloranti, che hanno la proprietà di ossidarsi facilmente quando vengono a contatto dell’aria, sembrano poter agire come sostanze riduttrici atte a svolgere l’immagine fotografica quando vengono impiegate in concorrenza col nitrato d’argento. Le decozioni del campeggio (Heematoxylon campechianum), del bresiletto (Caesalpinia aechinata), del sumacco (Rhus coriaria), del Cachou (Mimosa catechu), adoperate in vece della soluzione di acido gallico, si dimostrano infatti capaci di svolgere discretamente bene l’immagine. Ma non si ottiene nulla dalle decozioni del legno giallo, del quercitrone, della curcuma, dell’erba goda, dell’oricello, del sandallo e della robbia. Ciò che si oppone all’uso delle materie coloranti in generale è la loro tendenza a decomporre troppo rapidamente il nitrato d’argento combinandosi coll’ossido d’argento e formando con questo una lacca insolubile.


21 Fotografia.