Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/345

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negative su albumina. 323

sufficientemente intensa, prendi la soluzione di acido gallico, che hai versato nel bicchiere come abbiamo detto, e riversala sulla lastra.

Col mezzo del bioccolo di cotone mescola tosto quest’acido gallico col nitrato d’argento sparso sopra tutta la superficie dell’albumina. Il disegno non tarderà ad acquietare una molto più grande intensità e robustezza.

Questo metodo di rendere più intenso il disegno è buono quando si ha tempo di sorvegliare bene lo svolgimento. Altrimenti si rinforza la prova troppo debole trattandola nel modo seguente che è di più certa riuscita.

Si lava con acqua lo strato di albumina per togliere da esso tutto il nitrato d’argento, e poi lo si aggredisce di nuovo con acido gallico; dopo due minuti si versa il liquido nel bicchiere, e si ripete la soluzione del nitrato di argento 4 per 100 che renderà la prova più intensa di prima; e se tuttavia essa non fosse ancora arrivata ad un sufficiente grado d’intensità, si ritornerebbe da capo coll’acido gallico, e così di seguito sino ad avere l’effetto desiderato.

Per poter giudicare della venuta del disegno, metti sul tavolo, che ti sta davanti, un foglio di carta bianca. Portando la prova a leggiera distanza dalla superficie bianca, illuminata dalla candela, potrai distinguere il grado di intensità che il disegno ha acquistato.

Qui devi essere avvertito che facilmente ti ingannerai sopra l’intensità da dare alle prove negative. Imperocchè queste si debbono sempre tenere più deboli e più chiare di quello che si crederebbe dalla loro apparenza, affinchè esse permettano di produrre le prove positive senza troppo grandi contrasti, senza troppo brusche e sproporzionate transizioni dai lumi alle ombre.

La prova negativa, che tu giudicherai venuta abbastanza, lavala nell’acqua per arrestare la combinata azione dell’acido gallico e del nitrato d’argento sopra di essa.