Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/380

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358 procedimenti - parte prima.

molecole delle sostanze costituenti per altre cause che non si conoscono, ma che non sono meno vere ed efficaci.

Nel collodio all’ioduro di potassio è d’ordinario sufficiente il tempo di tre o quattro giorni affinchè il collodio produca i migliori risultati; questo conserva per qualche settimana le sue qualità, e le perde nuovamente, e si guasta con un tempo maggiore. Il collodio all’ioduro di ammonio si comporta in modo analogo, e si guasta anche più rapidamente.

Nel collodio all’ioduro di cadmio il tempo richiesto onde il collodio possa ricevere la sua perfezione per sensibilità ed intensità è di circa 15 giorni, e quello che è particolare a questo collodio si è che esso conserva per un tempo indefinito le sue buone qualità.

L’azione de! tempo è naturalmente connessa con altre forze (ammettendo che il tempo sia egli stesso una forza, come lo è nel nostro caso), così il tempo della trasformazione del collodio varierà colla temperatura, colla luce, a cui il collodio si espone, coll’afiinilà delle sostanze impiegate, ecc.

9’ Sensibilità del collodio e cause che la modificano. — La sensibilità del collodio verso dell’azione della luce non è costante, ma varia assai col variare della temperatura, della pressione dell’aria, ecc. Nell’inverno, quando la temperatura è bassa, la sensibilità del collodio è due o tre volte minore di quella che si ha nella primavera e nell’estate. Ciò pare essere veramente dovuto alla mancanza di calore, e non derivare dall’essere la luce più obliqua all’orizzonte quando il sole è verso il tropico del sud. Il fotografo è dunque esposto ad avere delle pose troppo corte nell’inverno, e ad accusare la poca sensibilità del collodio, il quale avrà anche tutti i difetti di macchiarsi nello sviluppamento, di produrre poca intensità, mentre nella primavera e nell’estate ogni collodio è facilmente capace di soddisfare l’operatore, in questa stagione il collodio essendo rapido, e solo una lunga posa polendo nuocere col produrre prove solarizzate.

La sensibilità del collodio non cresce sempre nella stessa proporzione con cui cresce il calore dell’atmosfera. Nell’estate non si ha maggior sensibilità che nella primavera; saremmo per dire che noll’estate la sensibilità è minore che nella primavera. Ciò