Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/407

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negative su collodio. 385

è più spiccio il dislanzarc il vetro spulilo nel telaio che serve a incamerarlo, in modo che lo strato sensibile non cada poi mai più sulla stessa posizione del vetro spulilo, ma sempre tanto lontano da esso quanto fa d’uopo, affinchè l’immagine nitida a vedere si formi egualmente nitida nella prova, che si produce.

7’ Correggere il foco degli aggettici da ritraili. — Negli oggettivi a ritratti bisogna tener conto della varia differenza dei due fochi, chimico e visuale, presso distanze diverse. Ciò proviene dalla vicinanza degli oggetti che si hanno a ritrarre, e da ciò che la capacità dell’oggettivo è diminuita dalla grande apertura angolare che esso deve avere, per cui il suo foco non è profondo, ma è limitato quasi ad un sol piano verticale, o ad una piccolissima estensione longitudinale.

Per questo avviene che la correzione dei due fochi negli oggettivi per ritratti deve essere fatta con molla precisione, e che oltre di ciò si deve fare presso varie distanze, cioè per quelle distanze che può occorrere di dover dare alle persone a ritrarre onde ottenere un ritratto più o meno grande.

La correzione per una data distanza si può ottenere in varie maniere, ma tutte analoghe alla seguente.

Si prende un cartone della grandezza di 0 m 80X0">60, si copre con carta bianca, poscia si tirano sopra di esso delle linee equidistanti, e si scrivono delle lettere maiuscole a misurali intervalli in modo simmetrico. Questo cartone si posa inclinato sopra di una tavola, così che sul davanti esso faccia colla tavola un angolo ottuso di circa 1 30 gradi. Dirimpetto al cartone si pone la camera oscura, e la sua distanza dal cartone sia quella che si usa per prendere i ritratti, p. e. di soli 3 metri; si metta al foco nel mezzo del vetro smerigliato il punto 0, centro del cartone, e si osservi che questo punto sia della maggior nitidezza possibile. Le due estremità alla e bassa dell’immagine del cartone saranno egualmente confuse. Ora si fa un segno colla punta di un temperino sul tubo più piccolo deU’oggellivo nel punto che è in contatto coll’orlo esterno del tubo più grande, e senza spostare nè la camera, nè il cartone, si lira una prova, e si osserva quali parti sono restale le più distinte.

Se i due fochi non sono coincidenti, la nitidezza sarà o sopra l’immagine delle lettere e linee più alle, più distanti dall’ogget 35 Fotografia.