Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/42

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20 introduzione.

prova negativa non tarda a guastarsi, e l’esattezza dei dettagli nella prova ottenuta lascia sempre a desiderare, perchè il contatto non è mai perfetto sopra tutta la superficie, epperciò il metodo più frequentemente in uso per produrre le positive trasparenti è quello in cui si fa servire la camera oscura munita al suo centro di un oggettivo conveniente.


Istrumenti fotografici.

Nel mentre che i fotografi davano mano al perfezionamento dei varii processi, un altro ramo relativo alla scienza del fotografo veniva portato di pari passo alla massima perfezione, voglio dire la costruzione degli apparati e degli istrumenti che servono a produrre l’immagine che quelli hanno per iscopo di fissare, sviluppare, rendere permanente. Riservandoci di trattare a suo luogo di quest’arido argomento, faremo qui breve menzione degli oggettivi o delle combinazioni di lenti che producono l’immagine fotografica, della camera solare che serve ad ingrandire questa immagine, e dello stereoscopio che serve a combinare in una sola due immagini dissimilari di uno stesso oggetto.

A. Oggettivi. — Il prof. Petzval sino dai primi tempi della fotografia, scoprì la combinazione di lenti che serve per fare i ritratti. Questa combinazione è capace di produrre un’immagine sufficientemente grande colla massima quantità di luce e colla minima trasfigurazione possibile. È pure dovuta al prof. Petzval la già troppo decantata combinazione crioscopica, che è destinata a produrre delle vedute di una grandezza angolare più grande di quella che hanno le vedute prodotte dal menisco acromatico convergente di Vollaston, ossia dal così detto oggettivo semplice.

Il signor Sutton, che tanti titoli ha alla stima dei fotografi, scopri l’oggettivo triplo che produce delle vedute quasi prive di trasfigurazione, e che è assai utile per riprodurre soggetti architettonici. Altri autori scopersero altre combi-