Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/421

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negative su collodio. 399

Succede quasi sempre che l’immagine non riceve una sufficiente intensità col mezzo di questo bagno, epperciò conviene rinforzare le tinte con lavare dapprima la prova con acqua, quindi ricoprirla colla soluzione di nitrato d’argento al 4 per 400 sopraddetta, che si rimpiazza in ultimo con una nuova quantità di bagno di ferro.

È però d’ordinario cosa più vantaggiosa, perchè si ottiene più facilmente una grande intensità nelle tinte, il rinforzare la prova con un miscuglio composto di

Grammi 400 acqua

> 0,5 acido pirogallico

» 0,2 » citrico;

col quale miscuglio l’immagine non mancherà di guadagnare una grande intensità, conservando tuttavia una grande purezza nelle parti chiare.

Avvertirò il lettore che la soluzione di nitrato d’argento al 4 per <00, che sopra venne indicata, non dovrebbe comporsi dilungando semplicemente il bagno sensibilizzatore, come uno sarebbe tentato di fare in certe circostanze; e ciò perchè questo bagno, anche quando è in buono stato, non può dirsi che sia una soluzione di nitrato d’argento nel rigoroso senso della parola, ma è un miscuglio molto complesso, il quale, quando viene impiegato a rinforzare la prova negativa, può facilmente macchiarla e guastarla intieramente.

Il solfato di ferro circa il suo uso nello sviluppare incontrò dapprima molle difficoltà derivanti in parte da ciò che la sua soluzione si impiegava ad un grado di concentrazione troppo forte. Ora molti fotografi lo hanno adottato con pieno successo, o solo o alternativamente, coll’acido pirogallico al modo or ora indicalo. Nel Giornale di fotografia del Colonnello O. Baratti, che dai pochi numeri venuti in luce apparisce tanto interessante pel dotto, come utile pel pratico (a), noi troviamo proposto, per sviluppare, l’uso del solfato di ferro in forma di sale doppio ammoniacale. Il sale doppio di solfato di ferro ed amia) La Camera oscura, Rivista universale dei progressi della fotografia. Milano, piazza S. Ambrogio, N. 8.