Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/423

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negative su collodio. 401

Quando la posa è piuttosto lunga, e che lo svolgimento può effettuarsi celeremcnte, è meglio non agitare la lastra per lasciare il liquido in riposo sopra di essa sino a che l’immagine si sia terminala. In questo caso non bisogna versare il liquido sul mezzo della lastra, ma per un angolo di essa, da cui si fa scorrere con una conveniente inclinazione in modo che possa ricoprire tutta la superficie impressionata. così l’immagine riesce ben pura e solo contornata nei suoi margini di un filo nero prodotto dall’accumulazione in essi di un eccesso di nitrato di argento portatovi dallo sviluppatore col suo passaggio sullo strato.

Se nello sviluppare la prova si fa uso della soluzione di acido pirogallico, si troverà che dopo qualche tempo ( il qual tempo è generalmente tanto più lungo, quanto più io buon stato era il sensibilizzatore, o quanto più pura e meno concentrata era la soluzione di nitrato che dopo dell’operazione del sensibilizzare servi a lavare lo strato sensibilizzato; il liquido incomincia ad alterarsi ed assumere un aspetto bruno sopra della lastra. Finchè il liquido stesso si conserva trasparente non è nocivo quantunque sia colorato in bruno, ma se si intorbida allora depone immancabilmente dei precipitati sull’immagine in modo così irregolare che essa ne diventa tutta macchiata. Il fotografo che si avvede di ciò non deve accontentarsi di agitare il liquido inclinando la lastra, o versandolo dalla lastra in un bicchiere a becco, od in uno sviluppatore di vetro (recipiente assai utile), e da questo nella lastra successivamente tante volte che basti sino a terminare lo svolgimento. Perchè in tal modo vi è sempre ancor pericolo di avere dei precipitati stabili sull’immagine. Sarà più sicuro il rigettare la soluzione che si intorbida e versare sulla lastra una nuova quantità di acido pirogallico, che quantunque più lentamente, per la diminuzione del nitrato sullo strato, svilupperà tuttavia l’immagine, e quando questa si erede sia convenientemente sviluppata si versa ne) vaso ad hoc la soluzione sviluppalrice, e lenendo colla mano sinistra la lastra inclinata sul vaso si avvicina la lastra stessa al lume della lampada circondata da vetro, o carta oliata, di color giallo o rosso, oppure si osserva avanti alla finestra gialla se il laboratorio è con essa illuminato, e si esamina bene il disegno in tulle le sue parti. Se la prova si

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