Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/470

Da Wikisource.
448 procedimenti - parte seconda.

non il cloruro. Basta un’esposizione di pochi secondi alla luce diffusa del giorno per produrre un’impressione abbastanza efficace. Qui la luce non l’orma direttamente il disegno, ma poichè si opera sull’ioduro d’argento, bisogna svilupparlo con acido gallico ed aceto-nitrato d’argento. Nell’ollimo trattato del signor cavaliere E. De Valicourl (a) si trova descritto il procedimeuto per ottenere prove positive, per sviluppamelo, col mezzo del cloruro d’argento.

Si immerge la carta in miscuglio di 30 acqua, 1 ’/, cloruro di sodio ed una goccia di acido cloroidrico, e si fa seccare, quindi si porla in una soluzione composta di 30 acqua, 8 nitrato d’argento e dieci goccie di sugo di limone. Esporre per breve tempo sino a che si sia leggermente tracciata l’immagine,, e quindi sviluppare con uua soluzione di acido gallico e tissarc coll’iposolfito IO per 100.

4’ Applicazione della macchina a colare. — Finalmente ricorderemo che colla macchina a copiare si possono riprodurre incisioni, litografie, carte geografiche, produccndo dapprima una negativa, quindi una positiva del disegno dato. Si applica il disegno sopra della carta sensibile, quindi si espone alla luce nel modo prenarrato.

Le foglie, coi loro ramoscelli raccolte di fresco vengono pure copiale, nella macchina a copiare, con delicate gradazioni di ombre; la loro struttura filamentosa, e ramificazioni, vengono trasmesse alla carta con sorprendente fedeltà ed esattezza. Si deve solo aver cura di produrre un combaciamento il più perfetto che sia possibile per evitare ogni disperdimento di luce.

Operazione IV.

Preparare i liquidi fissatori e coloratori.

Se l’immagine al sortire dalla macchina a copiare potesse rimanere inalterata, niuna operazione fotografica sarebbe più

(a) PKolographie sur mèlal, sur papier, et sur verre. 2 voi. Paris, 1862.