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parte prima. 53

della luce. Il corpo luminoso è tale perchè si trova in uno stato di estrema agitazione molecolare, per cui le sue molecole comunicano un molo vibratorio all’etere che lo circonda, e lo compenetra; si direbbe che il corpo luminoso vibra, come farebbe un corpo sonoro quando viene percosso.

Raggio luminoso dicesi una delle linee che percorre la luce nel propagarsi. Lo spazio occupato da un raggio, ossia da una linea percorsa dalla luce, è infinitamente piccolo, di maniera che si può dire, che per un piccolo foro del diametro di un millimetro può passare una quantità innumerevole di raggi luminosi.

Pennello luminoso dicesi una riunione di molti raggi luminosi, mentre dicesi fascio luminoso la riunione di molti pennelli luminosi emessi da una stessa sorgente.

I raggi o pennelli che partono da un punto luminoso sono rettilinei, e divergenti, cioè si allontanano sempre più gli uni dagli altri. Quando i raggi o pennelli luminosi vengono da una distanza che si può considerare infinita, p. e. dal sole e dalle stelle, essi si possono considerare paralleli. I raggi o pennelli convergenti sono quelli, che nel loro cammino si avvicinano sempre più, sino a concorrere tutti in uno stesso punto.

Propagazione della luce. La luce si propaga in linea retta. Se si introduce in una camera oscura un fascio di raggi solari, si vedrà che il polviscolo natante nell’aria traccia la linea retta, che il fascio di raggi percorre.

Il moto di propagazione della luce ha luogo da molecola a molecola nell’etere, formando delle ondulazioni in tutti i piani possibili. Un tal moto si può paragonare a quello, che vediamo prodursi in un’acqua in riposo, quando sopra di essa si getta un piccolo sasso.

Quando il mezzo o corpo trasparente (p. e. l’aria, l’acqua, il vetro, ecc.) entro cui cammina la luce, non è omogeneo, ma viene a variare di densità o di composizione, la direzione della luce viene pure a variare, ma di ciò parleremo trattando della rifrazione della luce.

Ombra, penombra, riflesso. Quando la luce nel suo corso viene ad incontrare un corpo opaco, viene o arrestata, o riflessa, lasciando dietro del corpo un’ombra, ed una penombra.