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Pagina:Senofonte.djvu/66

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DE’FATTI E DETTI


DI SOCRATE


DEGNI DI MEMORIA


LIBRO PRIMO.



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Olte volte mi son meravigliato delle ragioni con le quali gli accusatori di Socrate persuasero agli Ateniesi egli avesse operato in modo nella città che meritasse la morte; percioche l’accusa contra di lui fu di questa maniera o somigliante. Socrate fa malamente a non tener quelli per Dei che anco della Repubblica sono avanti in luogo d’Iddj; ma introduce Genj nuovi. Oltre di ciò fa anco malamente a viziare la gioventù. Dunque prima d’ogn’altra cosa, in che maniera provarono che egli non adorasse quei medesimi Iddj che faceva la città ancora? Percioche spesse volte non solamente in casa ma eziando sopra i pubblici altari e manifesto che egli sacrificava: e pariemnte sapeva ogn’uno che egli usava con gli oracoli consigliarsi. Ma conciosiache fosse noto che Socrate dicesse pubblicamente di aver in visione un certo Dio; di leggiero questa fu