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Pagina:Senofonte L Economico tradotto da Girolamo Fiorenzi Tipografia Nobili 1825.djvu/15

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XI


tra volta a guerreggiare nell’Asia insieme con quel fortissimo e virtuosissimo re di Sparta Agesilao, al quale divenuto essendo grandemente amico, cotanto giovò colli suoi consigli, e colli suoi ammaestramenti, che da quelli guidato, non solamente chiarissime vittorie ottenne con quelle poche truppe che di Grecia aveva recate, le quali non oltrepassavano il numero di otto mila, ma ancora in sì fatta guisa il medesimo Agesilao potè procacciarsi la benevolenza, e il favore di quei popoli, che molti ne vennero alla sua parte, e cotanto potente si rese, e in cotal modo divenne terribile ai nimici, che quella grande monarchia de’ persiani, parea vicina ad essere del tutto spenta: ma richiamato Agesilao a soccorrere Sparta posta in grave pericolo dagli altri greci, i quali contro di essa si erano collegati, preferì la salvezza della patria all’acquisto di così vasto impero. Tornossene adunque Agesilao in Grecia, e con esso ne venne Senofonte, liberando allora il regno di Persia dall’imminente rovina, che aveangli preparata. Gli splendidi successi però che, mediante il di lui senno e valore, si ebbero dai greci combattendo contro del re Artaserse entro il suo medesimo regno, in prima da quelli, che vi operarono la ritirata dopo la morte di Ciro, poscia da quelli, che vi andarono a fargli guerra sotto la condotta di Agesilao, ben dessi furono cagione, che non molto da poi il grande Alessandro