Pagina:Sentenza Tribunale di Milano - Caso Mills.djvu/322

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intervengono sia operazioni relative ad entità attinenti ai fatti di causa (quali la rimessa di GBP 48.914,90, proveniente da Banco Atlantico-Nelson Consultants e la complessiva uscita di GBP 39.600,00, destinate a Mills), sia operazioni mascherate sotto la targa “Nelson Trust”, ma – come si è detto – aventi tutt’altra origine (si tratta della complessiva somma di GBP 126.905,12, indicata come uscita da tale trust, per essere accreditata sul conto clienti n.10367985, dopo che lo stesso trust era già stato revocato).

E’ vero che la somma di GBP 1.125.000,00 imputata al Cave Trust e come tale iscritta in entrata sul relativo “ledger” il 15 giugno 1998, è stata registrata in uscita il 26 giugno 1998; ciò, però, non indica un errore di scrittura, o comunque (come si legge nel superficiale esame dell’11 aprile 2008, asseritamente svolto dalla società di revisione Baker Tilly di Gibilterra e prodotto con la dicitura “firma illeggibile” all’udienza del 18 luglio 2008) uno storno, bensì, come si rileva dallo stesso “ledger”, un passaggio della somma, proveniente “from Banque Paribas” e destinata da Marrache “to deposit acc.”. La stessa consulente della difesa Berlusconi, all’udienza del 10 ottobre 2008 (pagg.89-90), ha ampiamente preso le distanze dalla considerazione di Baker Tilly, che sosteneva trattarsi di uno storno, e ha confermato invece che “c’è un’entrata dalla Banca Paribas e un trasferimento al deposit account... entra sul conto corrente e va al deposito”.

Ma c’è molto di più. Il rilievo dell’ingente rimessa di GBP 1.125.000,00 sta nel fatto che la sua provenienza non è stata in alcun modo chiarita 6: non basta considerare che essa discende essenzialmente dall’importo di GBP 1.065.000,00, affluito il 12 luglio 1996 sul conto acceso dalla Jean-Pierre Rivara SA presso la Paribas di Ginevra, se non si aggiunge che nella documentazione acquisita presso la Paribas non è presente il bonifico concernente tale somma, così che la sua fonte rimane assolutamente nascosta; in atti, vi è solo, contrassegnata dall’affoliazione 59, la nota di accredito di detta somma sul conto 90310.

Non solo: tutte le operazioni intervenute sul conto, ricostruite dalla consulente della difesa nell’elaborato 1, presentano le stesse caratteristiche. Mentre la consulente allega, quali documenti n.21, 22, 23, 24, 25 e 26, le sole distinte bancarie relative alle singole movimentazioni, la documentazione trasmessa da Banque Paribas contiene in taluni casi anche gli ordini di bonifico, caratterizzati dall’inquietante e indistinta dicitura secondo cui gli accrediti delle somme uscite dal conto 90310 tra il 14 febbraio e l’1 luglio 1996 avvengono “sans mention du donneur d’ordre”, quasi sempre a favore di beneficiari bensì identificati (si tratta per la maggior parte di conti intestati

6 Va necessariamente ricordato, sul punto, il colorito rilievo emerso durante le deposizioni della consulente della difesa Berlusconi alle udienze del 10 ottobre 2008 (pagg.115-129) e 17 ottobre 2008 (pagg.33-45 e 57), secondo cui, da una deposizione di Isaac Marrache rimasta confinata nell’attività del P.M., sarebbe emerso che la provvista di GBP 1.125.000 derivasse da un soggetto indicato solo con il genericissimo cognome di “Mr. Philips”, forse di nome “Simon” o “Peter”, del quale nulla si è mai saputo.