Pagina:Sentenza Tribunale di Milano - Caso Mills.djvu/78

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Nel corso dell’esame della teste le parti facevano riferimento al fascicolo di documenti predisposto dal P.M. per la rogatoria: ed a tale fascicolo (faldone 4 bis) qui ci si riferisce, per comodità di esposizione.

Tanya Maynard (esaminata in rogatoria appunto, “a porte chiuse”, secondo la modalità già descritta) aveva lavorato con Mills tra il gennaio 1989 e il luglio 1994, dal 1991 quale direttrice di CMM. Nel suo ruolo, fra tutti i soci dello studio Mackenzie Mills, faceva capo in particolare a David Mills.

In relazione alla costituzione delle società offshore, la testimone dichiarava che prendeva istruzioni in una riunione con il cliente, oppure dopo una riunione fra David Mills e il cliente, ed in base a quelle istruzioni (anche relative agli accordi fiduciari tra CMM e cliente) procedeva alla costituzione di un’entità o all’acquisizione di un’entità strutturata, a seconda delle richieste. Dopo che Edsaco aveva acquisito CMM, lo studio si era spostato negli uffici di Edsaco, continuando “come prima a lavorare per i nostri clienti”.

Aveva svolto un ruolo di assistenza a Pierre Amman della Banca Svizzera Cantrade, per la due diligence che questi doveva effettuare per conto della banca al momento della acquisizione di CMM da parte di Edsaco: “dovevo assistere nel processo di due diligence, avevo accesso a tutti i nostri files, ero nella sala, sono rimasta nella sala fino a quando lui ha passato in rassegna questi files, non mi ricordo come, ma credo che mi abbia fatto delle domande su determinate questioni, io … non avevo queste risposte oppure gli ho detto che potevo tenere [rectius ottenere] le risposte”.

In relazione alla suddivisione delle società Fininvest in un Gruppo A e un Gruppo B e al documento del 5 maggio 1994, “FININVEST GROUP B COMPANIES” (cartellina H del faldone 4 bis, pagina 96), la teste dichiarava che agli inizi non c’era alcuna divisione, ma “con il passare del tempo il numero delle società aumentava e da quello che mi ricordo io avevo fatto delle categorie in A e B per semplificare il mio lavoro … con la consulenza di David Mills, da sola non sarei stata in grado …” Aggiungeva che i soci delle società B non erano i beneficiari diretti, e di non sapere se queste società rientrassero nei bilanci Fininvest.

L’elenco era un promemoria che le serviva per capire dove fossero i documenti, “dovevo essere discreta [discreet], non potevo discutere delle società B con qualsiasi persona che mi avesse chiamato per chiedermi informazioni della Fininvest, accettavo istruzioni soltanto o trattavo soltanto con alcune persone all’interno di Fininvest, oppure persone nominate da Fininvest”. Spiegava poi alcune sigle contenute nell’elenco: in terza colonna S.C. significa “share certificate”, certificato azionario; GV sta per Giorgio Vanoni (“un dipendente che si occupava dell’aspetto finanziario di Fininvest”); la data che segue è quella dell’invio a costui dei certificati azionari, non sapeva neppure dove, in quale Stato.