Pagina:Serao - All'erta, sentinella!, Milano, Galli, 1896.djvu/222

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— Chissà! Per ora tutti ci credono...

— Lo so, è una follia di tutti.

— Ma anche una catastrofe potrebbe avvenire — mormorò lui.

— Una catastrofe?

— Tutte le coscienze oneste si ribellano a questa singolare fantasmagoria...

— E dite che mio marito vi è seriamente mescolato?

— Seriamente: pare, almeno.

Ella ebbe un moto di ribrezzo, mentre scendeva la scaletta che conduce dal corso Vittorio Emanuele alla discesa delle Colonne Cariati. Si fermò nella stradetta, come se volesse licenziare il giovanotto.

— Sentite — gli disse, — voi mi avete rassicurata, ma mi avete fatto molto male, molto male con la vostre notizie.

— Siete così buona da esser gelosa di vostro marito?

— No, disse lei, fermamente — non sono gelosa. Solamente quest’affare di banche, di denari altrui, questo giuoco che voi dite così pericoloso, mi dà una grande inquietudine. Volete essermi veramente amico? — soggiunse con quella dolcezza che lo affascinava.

— Ordinate.

— Vediamo di salvare insieme mio marito. Ve l’ho detto, non sono gelosa: ma vivo nella sua