Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu/148

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146 sacrilegio


— Non posso, non posso — faceva lui disperato.

Riapparivano, riapparivano le memorie, turbando il presente, guastandosi nel presente.

— Se mi vuoi bene, non devi portare il medaglione col ritratto dell’altro — diceva Guido.

— Non posso, non posso — gridava lei, singhiozzando.

Ma tutto precipitava in un delirio di collera senza nome. Avidi di crudeltà, inebbriati di cruccio, decisi di andare sino in fondo al loro peccato, portarono il loro amore dove erano vissuti gli altri due amori, nei giardini, nelle ville, nelle campagne,