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Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu/84

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82 cristina


— Morirò, come lui — pensava.

Per quattro ore egli non le lasciò mai la mano; immobilizzata, senza voltare la testa, ella sentiva che il braccio le si paralizzava lentamente.

— Così si muore, forse — pensava.

Ma quella mano, che non la lasciava più, diventava sempre più calda, era rovente come un ferro infuocato, parea le corrodesse la pelle e la carne della mano, facendo una piaga profonda. La febbre del ferito cresceva; egli apriva gli occhi, ma non li fissava più su lei, li stravolgeva, guardando la lampada,