Pagina:Serao - Fantasia, Torino, Casanova, 1892.djvu/81

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parte seconda 73


— Ci è qualche cosa in aria, ma niente di positivo — disse lei, con un’aria di sconforto. — Ti assicuro che è un duro mestiere.

— Mah! tutto sta a guardare il fine. Fatti coraggio, Giovanna. Stasera sei incantevole.

— Ti piaccio, eh? — mormorò lei, parlandogli nel volto.

— Immensamente.... quando penso che quel vecchio....

— Non ci pensare, Roberto.... è necessario — soggiunse lei, ridiventata seria.

— Lo so che è necessario. Se te l’ho consigliato io! Tanto, tuo padre non mi ti darebbe: non ci si può pensare. Quel vecchio che è poi ancora presentabile....

— Oh! presentabile....

— Bah! col collare di commendatore sotto la marsina, le calvizie e le basette bianche, ha un’aria molto dignitosa di marito. Allora....

— Sinallora ci è tanto tempo, Roberto.... — e lo fissava con gli occhi illanguiditi, la bocca chiusa e una lunga lassezza della persona.

— Dipende da te. Sbrigati....

— Non mi dimenticherai, è vero, Roberto, Roberto mio bello?

— Dimenticare te, Giovanna, così splendida, così affascinante? Ma sai che mi sacrifico, lasciandoti a Gabrielli? Sai che cosa perdo?

— Non tutto perdi — disse Giovanna, fremente.

Egli si chinò e le baciò il braccio, lungamente: lei lasciava fare, con gli occhi socchiusi, pronta a cadergli