Pagina:Serao - Fior di passione.djvu/140

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140 la donna dell'abito nero

sentivo lo spavento di questo spettro salirmi al cervello e farmi delirare. Io che giunsi fino ad essere gelosa di quel fantasma a cui mi sembrava che egli dirigesse le sue parole di amore; io, che in uno scoppio di gelosia furiosa, gridai:

— Tu m’inganni, tu ne ami un’altra, tu ami una donna pallida, sfinita, cogli occhi neri, le labbra sanguigne, la veste nera, il ramo di corallo rosso. Tu m’inganni, tu mi tradisci, tu ami l’altra!

Egli mi guardò trasognato.

— Tu sei quella — disse semplicemente.

Mi condusse allo specchio; vidi nel cristallo una faccia smorta, consunta dall’età, dalla sofferenza, due occhi neri, ardenti, due labbra brucianti, una veste nera, un ramo di corallo rosso. Vidi la sua figura, che era la mia figura; urlai come una bestia:

— Non sono pazza, non è la mia testa che devono curare, ma è la più fiera nemica che è entrata in me; il fantasma si è messo