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falso in scrittura | 245 |
troverà me presente ad ogni abnegazione, ad ogni sacrificio. Sarò per lei la madre, la sorella, l’amica. E lei mi prometta di farmi trovare il consiglio saggio, la parola leale, l’azione energica. Io conterò sempre sul suo fermo cuore, lei conterà sul mio cuore affettuoso. Ci sosterremo a vicenda, segretamente, per questa via spinosa e pietrosa. Nulla saprà il mondo, nulla potrà dire di noi. Sarà un segreto altissimo. Sinchè al giorno ultimo della vita, io potrò morire nelle sue braccia, soddisfatta, stringendole mormorando: T’amai, non ho peccato, t’amo.
Solo allora. E mi scriva — Adriana.
25 Settembre...
Cesare, mio re — Vieni. Questa sera egli va a Roma, per quattro giorni. Parte col treno delle dieci e mezzo. Lo accompagno alla stazione. Poi torno a casa; alle undici e mezzo.