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334 | novella greca |
simpatia segreta, non si poteva dire quale fosse la sua segreta simpatia.
Pure in casa Stavro ci andava spesso. Ma era così discreto, così incantevole nella sua semplicità, che in quella casa avevano finito per adorarlo. Egli s’interessava vivamente agli affari di Spiridione Stavro, il padre di Calliope; egli era il confidente d’amore di Nicolaki Stavro, fratello di Calliope: egli cantava al pianoforte le romanze italiane per Dionisio Catargì, il fidanzato di Calliope. Le serve erano innamorate di lui. Solo la fanciulla, non lo amava, nè lo odiava, come il suo solito. Ella serbava il suo aspetto insoddisfatto e sdegnoso, un silenzio lungo e torbido.
Paolo la interrogava spesso per conoscerne l’anima. Egli tentava di far risuonare tutte le corde, per sentire l’armonia di quel cuore. Ma l’anima era dura e il cuore senza musica. Nulla vibrava in quella fanciulla. Invano egli le parlava dell’Italia, della divina e profumata Italia, in cui la vita si colorisce nell’amore,