Pagina:Serao - Il romanzo della fanciulla, R. Bemporad & figlio, Firenze, 1921.djvu/249

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scuola normale femminile 245


elementare nel Regio Educandato dei Miracoli: nulla a dire.

.... Checchina Vetromile. Riuscita al concorso: ha fatto la maestra per un anno, con lode, poi ha sposato un negoziante di calzoleria, che ha una fabbrica nazionale di scarpe e ne manda anche all’estero. Checchina tiene i conti, tiene la corrispondenza e sorveglia la vendita: quando le sue compagne di scuola vanno a comperare le scarpe da lei, fa loro risparmiare qualche cosa e annoda lei stessa il pacchetto, con un nastro azzurro.

.... la Scapolatiello. Non ha fatto concorso, non ha ripetuto il terzo corso, non ha fatto esame di riparazione, non ha preso neppure il posto in qualche asilo. Nel settembre, sua sorella si è maritata ed è rimasta in casa: essendo povera gente, non sono andati a viaggiare, gli sposi hanno fatto la luna di miele in casa. La Scapolatiello ha manifestato l’intenzione di farsi suora di carità, ma le mancavano i quattrini per la dote. Un giorno che, dopo tre o quattro tentativi inutili per riuscire a qualche cosa, ella stava sul balcone, al quarto piano, con sua sorella e suo cognato, ha detto loro: «vado un momento sul terrazzo». È salita al quinto piano, sul terrazzo, ha scritto sopra un pezzettino di carta: vi voglio tanto bene, non mi dimenticate, ha arrotolato questo fogliettino, ha chiamato da sopra sua sorella, le ha sorriso, le ha mandato un bacio, ha buttato prima il fogliolino nel balcone, poi si è buttata giù, lei, nella strada. La sorella e il cognato se la son vista precipitare innanzi, come un fagotto di cenci. Dev’essere