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l'infedele | 101 |
— Pessima — Chérie aggiunse, ridendo.
— Me ne vado — e si alzò, Paolo, senza guardarla.
Ella lo seguì, con gli occhi, attentamente; ma quando ebbe fatto pochi passi verso la porta, lo richiamò:
— Paolo, Paolo!
Qual voce, in quelle due sillabe! Che melodia tenue e soave! Egli ritornò e venne ad inginocchiarsi presso il gran divano bianco dove ella giaceva.
— Scellerata creatura, mi richiami, adesso? — e tentò novellamente di baciarla.
La resistenza fu più debole. Un leggiero rossore si distendeva sulle guancie e sulla fronte della bellissima creatura.