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l'infedele 129


— Paolo? Paolo?

Egli si riaccostò al letto, senza rispondere. In silenzio, ella si sollevò sul letto, gli gittò le braccia al collo e con una carezza tutta gentilezza, mise la sua guancia presso alla sua.

— Che fai? — gridò Paolo non sapendo reprimere un brivido di terrore, ma non osando respingerla.

— Ti amo, questo faccio — ella disse, non accorgendosi ancora di nulla — Ho dormito troppe ore...

— Hai sognato? — egli domandò, con una voce strana.

— No: non sogno mai. E tu?

— Non ho dormito, io.

— Allora, tu mi ami di più. Che vergogna per me!

E rise, di un bel riso sonoro.