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l'infedele 55


bene, l’ultimo amore della sua vita, si trovò innanzi a una scolara stupefaciente. Vi era in Luisa Cima un così singolar miscuglio di corruzione spirituale e di giovanile poesia, di candore e di menzogna, di gelido calcolo e di squisita grazia, che Paolo Herz passava di sorpresa in sorpresa, che tornava a casa, dopo i convegni di amore, disgustato, incantato, irritato, estasiato, sempre in preda a una esaltazione. Ella si mostrava a lui in tutte le sue faccie, in tutti gli aspetti di un temperamento egoistico e imperioso ella era impertinente e affettuosa, mai soddisfatta, gelosissima, civettissima, narrando tutte le sue conquiste, violando tutte le delicatezze dell’amore, senza scrupoli,