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170 La Conquista di Roma


«Mai molto,» disse subito lui, «... ancora,» soggiunse.

«Grazie. Quando v’innamorate, ricordatevene. L’amore è una cosa bella, non bellissima: non bisogna chiedergli più di quello che può dare. Ma l’uomo è esigente, l’uomo è egoista, l’uomo vuole la passione... e allora... la donna dice la bugia. In realtà il sentimento è mediocre, ce ne sono dei più forti, l’amore è una forma passeggiera, spesso inefficace.»

E mentre ella spifferava questi paradossi romantici con un’aria un po’ pedantesca, le labbra incarnate si delineavano nella loro tumidezza, la mano arruffava un poco i riccioli naturali della fronte, ella agitava in su e giù il piedino grassoccio, la cui pelle traspariva dalla calza di seta nera traforata. Sangiorgio, già familiarizzato, la guardava con un sorriso un po’ fatuo che ella forse non vedeva, infervorata nei suoi paradossi.

«Anche la donna vuole essere ingannata,» continuò donna Elena, buttando la sua sigaretta nel caminetto. «— Questi traditori d’uomini non sanno amare!» — le sentite gridare, e piangono e si disperano. Esse esigono la fedeltà! la