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la mano tagliata. | 287 |
— Certamente, — rispose John, messo alle strette.
— Ce la dirà?
— Forse. Si può tentare.
— Lo tenterete?
— Lo tenterò. Lewis sarà ucciso da Marcus Henner, se costui comprende la sua complicità, — disse John.
— No. Basterà fargli credere che la signora Maria sia fuggita all’alba, quando il portone fosse stato già aperto regolarmente.
— Tanto io che Lewis dovremo lasciare il servizio di Marcus Henner, — disse John, dando uno sguardo a Roberto Alimena.
— Sono disposto a fare qualunque sacrifizio, per voi, — disse, subito, il giovane conte.
— Io non sono interessato, — disse John, a occhi bassi, scuotendo lentamente la cenere della sua pipetta. — Vorrei sottrarre la signora Maria alla vita orribile che fa. Sono certo che voi la renderete felice; non vi conosco, ma vi credo un galantuomo; in fondo, Henner è un mascalzone.
— È un infame, — soggiunse Roberto.
— Sì, ma appunto per questo, è terribile. Io non solo perdo il servizio, ma arrischio la vita.
— Ditemi, subito, che volete?
— Vorrei imbarcarmi, il giorno stesso del fatto, per l’America.
— Con la vostra famiglia?
— Non ho nessuno. Per questo vengo qui, ogni sera. Vorrei il viaggio e una sommetta per tentare la fortuna.... laggiù.
— Vi darò cinquemila lire e il viaggio. Vi basta?
— Mi basta. E se il colpo non riesce?
— Ve le darò egualmente, — rispose subito Roberto.
— No, — interruppe Dick Leslie. — Darete a John il viaggio e duemila lire, se il colpo non