Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/104

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94 la virtù

sè, discoraggiata, così, come se parlasse fra sè:

— Voglio andare da Isolina, oggi. È venuta tre o quattro volte, da me.

L’altra non rispose, occupata a risciacquare certe stoviglie.

— Ci potrei andare quando Toto va a Santo Spirito, per la visita della sera... verso le quattro.

— Fossi in lei, veda, non ci andrei — disse la serva, rivoltandosi, improvvisamente.

— E perchè?

— Perchè quella lì, tutti lo sanno, è una gran peccatrice avanti a Dio e avanti agli uomini.

— Ma no... povera Isolina...

— Sì, povera Isolina! Bella povertà, che sta dalla mattina alla sera