Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/12

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2 la virtù


gendo le sue labbra sottili di beghina.

— E che fa?

— Stiamo ripulendo i mobili, col petrolio.

— Volevo dire che si sentiva questo puzzo! E non ci pigliate una malattia, voi?

— Il puzzo del petrolio non fa male.

— Va’ a dire a Checchina che sono qui, che ho da parlarle, di premura, subito — e cavò dalla tasca un fazzoletto, tutto profumato di Jockeyclub, per tapparsi il naso.

Susanna se ne andò, stringendosi nelle spalle, con un piccolo moto di sprezzo. Isolina si era buttata sul divano di cretonne giallina, a fiori