Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/129

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di checchina 119

buia; e cominciò a tremare tutta e tutto le girò intorno, vorticosamente, la casseruola sul focolare, la graticola sospesa al muro, i ferri da stirare poggiati sull’orlo della cappa del camino, — e il rumore della fontanella che sgorgava nello sciacquatoio, le parve una tempesta.

— Ora casco a terra — pensò tra sè e si appoggiò alla tavola.

— Ha freddo? — disse la serva, sentendola battere i denti.

— Sì, ho freddo — mormorò la padrona, ficcandosi la lettera in tasca, istintivamente.

— Fuori non ne fa tanto, è scirocco. Fosse per caso pena di stomaco? Vuole che le frigga due sardelle, così, alla lesta?