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122 la virtù


Mentre la pettinava, Susanna, contro il suo solito, tacque, e Checchina ebbe paura di quel broncio. Che poteva essere?

— Mi ha scritto Isolina... — insinuò, senza far mostra di nulla.

Susanna non rispose.

— Per dirmi che ieri non vi era, a causa di una sua zia che era ammalata.

E respirò, dopo la complicata bugia:

— Sarà stata una zia maschio — borbottò la pinzocchera.

Ma non smise il broncio: invano Checchina le gironzò intorno, presa da un’inquietudine che sino allora non aveva mai provata. Susanna non aveva voglia di discorrere. Poi