Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/47

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di checchina 37


— Vieni mercoledì, dalle quattro alle sei, vieni, Fanny.

— No, mercoledì — rispose Checchina, vinta da quel nome.

— Venerdì allora, alla stessa ora.

E fattole un profondo inchino, se ne andò. Susanna gli fece lume, con una lampadina a olio, per le scale.

IV.

Al mattino seguente il marchese d’Aragona mandò alla signora Primicerio un mazzo di rose bianche e di vainiglia. Toto era uscito. Checchina si faceva pettinare da Susanna: aveva gli occhi socchiusi e le labbra sbiancate, come chi ha mal dormito. Si fisava nello specchio, senza ve-