Pagina:Serao - La virtù di Checchina, Catania, Giannotta, 1884.djvu/74

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64 la virtù

incapace di levarsi su, ripresa da quel letargo della mattina.

— Ho parlato col padre Fileno, stamane, a Sant’Andrea delle Fratte — riprese la serva, familiarizzandosi, in quella benevolenza della digestione. — Quel santo sacerdote si lagna, che lei non ci vada più spesso.

— Potevi dirgli che Toto ci s’inquieta e mi grida.

— Gliel’ho detto che il padrone non ci crede, perchè sa come è fatto dentro l’uomo e perchè vede morire di mala morte tanti cristiani, che Sant’Andrea Avellino, protettore degli agonizzanti, ci scampi e liberi. Ma già questi uomini sono tutti a un modo: stanno bene e si ridono della religione e peccano come tante