tersi svegliare prestissimo, al mattino, talvolta soffocando di caldo sotto la coperta di bambagia tesa come una tavola, talvolta non potendo arrivare a scaldarsi fra quelle glaciali lenzuola di tela, Checchina sentiva crescere in sè, di nuovo, il desiderio, vivo, forte, di andare, quel venerdì, dalle quattro alle sei, in quell’appartamento di via Santi Apostoli. Nella notte, nella solitudine, fissando gli occhi ardenti che l’insonnia spalancava, nelle tenebre, ella si sentiva piena di coraggio. Questo grosso uomo che russava in tutti i toni, e ogni tanto si rivoltava sotto le coperte di un botto solo, come mosso da un saltaleone, non le faceva più paura; per quanto tendesse l’o-