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Pagina:Serao - Le amanti.djvu/339

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Sogno di una notte d'estate 329


canzone. Con le mani congiunte in grembo, con la testa un po’ levata, guardando il gran cielo intorno, ella cantava; la fine bocca rosea si schiudeva ad arco, mostrando i denti bianchi, scintillanti, e ogni tanto i soavi occhi seguivano quasi il movimento molle della musica, aprendosi più grandi sul paesaggio. Massimo si era voltato verso lei, appoggiando il braccio sul bordo della barchetta, seguendo il ritmo della canzone che pareva si cullasse nel ritmo del mare. A un tratto, la voce le si velò; ella tacque.

— Che avete?

— Nulla, nulla.

— Perchè siete così triste, Luisa?

— V’ingannate, non sono triste.... sono anzi così contenta di esser qui.... credetelo....

Una emozione era in tutto quello che diceva, così sincera!

— Vi credo, Luisa. Dite un’altra canzone....

— Sono tutte cose vecchie!

— Non importa....

— E non tutte sono liete.

     Serao. Le amanti. 42