Pagina:Serao - Le amanti.djvu/375

Da Wikisource.

Sogno di una notte d'estate 365


— Eppure tu mi hai amata, quella notte, Massimo.

— Si ama sempre un poco la donna che abbiamo accanto — mormorò lui, con un’ombra di sorriso.

— Qualunque sia?

— Qualunque sia.

— E dopo?

— Dopo, si dimentica subito.

— Ed essa?

— Se è savia, gode del fugace momento e.... non lo rimpiange.

— E se ama, se ama?

— Luisa, tu mi hai promesso di esser calma....

Ella si era alzata e gli parlava concitatamente:

— Ma che ne so, io, di questa vostra ipocrisia sociale, di questa vostra galanteria mondana; la chiamate galanteria, non è vero? Io sono una fanciulla semplice, una sciocca, una illusa, io ti amavo già, quando, quella sera mi hai detto di venir teco. Ma quando si porta via, di notte, una donna, con le dolci parole che tu mi dicesti, costei deve credere che tu