Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/175

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megaride 171

di Tuscolo, al funesto annunzio, e sparse sul terreno alcune gocce dell’inebriante liquore.

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Vuoi tu scandagliare la profondità dei mare, o ardito palombaro? Sei tu stanco delle sirene della terra? Va sulla spiaggia brulla del Chiatamone, raccogli il tuo respiro e precipitati nelle acque: in un momento giunto al fondo, vedrai gli archi della villa, i giardini di Lucullo e la bellissima moglie, che è diventata la Sirena del mare. Ma non ti lasciar sedurre dalla visione e ritorna a galla, o palombaro ardito: sulla terra troverai sirene come Servilia che non ti possono amare e ti facciano morire dal dolore.