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222 leggende napoletane

dal mare, sui cui fianchi verdi cresce la vigna del vino generoso; vedi quella montagna striata da lugubri fasce nere? È lei che farà morire Napoli: così dice la leggenda profetica. Arde il fuoco liquido, bolle e schiuma nei fianchi della montagna e si accumula da secoli pel giorno funesto; di fuori appena una nuvoletta di fumo bianco ed innocente rivela il profondo lavorio. Correvano le bighe e le quadrighe per le vie di Pompeja la bella. Amavano al sole i leggiadri garzoni dalle tuniche bianche e le fanciulle dai candidi pallii, si vestivano di bisso e si profumavano di nardo le seducenti etere, correvano giovani e vecchi al foro, alle terme, ai teatri, sulle porte delle case erano sospese corone di rose olezzanti: la montagna volle e Pompeja morì. Quando la montagna vorrà, Napoli sarà distrutta: e il terribile e bel vicino che noi guardiamo con ammirazione e quasi con affetto, poichè egli è tanta parte della bellezza napoletana, sarà il carnefice.

E nessuno ne saprà l’ora, nè il giorno.