Pagina:Serao - Leggende napoletane, Roma, Perino, 1895.djvu/92

Da Wikisource.
88 LEGGENDE NAPOLETANE

nell’ombra. Non un detto, non un sospiro. L’amore condensato, potente, sdegnoso di espansione, li soffocava.

O indimenticabili notti create per l’amore! O eternamente bello golfo di Napoli, dall’amore e per l’amore creato! Nelle notti di primavera, quando il fermento della terra conturba i sensi e tenta l’anima, quando nell’aria vi è troppo profumo di fiori, si può discendere al mare, entrare nella barca, fuggire la costiera, e sdraiati sui cuscini contemplare l’azzurro cupo del cielo, l’ondeggiamento voluttuoso del flutto, il palpito vivo delle stelle che pare si vogliano staccare per precipitare nell’immenso aere. Nelle torbide notti estive che seguono le giornate violente e tormentose, quando la terra si riposa, sfiaccolata, da una passione di quattordici ore col sole, felice colui che può farsi cullare in una barca, come in un’amaca, mentre il forte profumo marino gli fa sognare il tropico, la sua splendida e