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delle cattive parole, dette a una povera creatura. Egli s’indispettiva e rispondeva soltanto:

— È brutta, è brutta, è brutta.

Si ritrovarono di nuovo, sul marciapiede. Sembrava che la bambina avesse aspettato: e seguiva passo passo il bambino, fingendo di guardare in aria o nelle botteghe, quando egli si voltava. Ogni tanto con uno sforzo e con un sospiro si rialzava lo scatolone sul fianco e correva dietro al bambino, senza mai perderlo d’occhio. Fino a che egli si accorse di questa persecuzione e battè i piedi in terra, per la rabbia: si piantò sul marciapiede e quando la ragazzina fu obbligata a passargli innanzi, le dette un pugno in un fianco. Ella se ne fuggì, con le lagrime negli occhi, sorridente e beata.

Batte il sole di settembre sulla piazza di San Marco: è il pomeriggio silenzioso e chiaro. La piazza è deserta. Sotto le Procuratie pas-