Pagina:Serao - Piccole anime, Milano, Galli, 1890.djvu/149

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guarda di sottecchi. Quando, ogni tanto, le prendono questi impeti di maternità, ella vuole con sè suo figlio, dalla mattina alla sera: il bimbo vede la madre che si dipinge gli occhi, che si sparge di polvere le braccia e il collo, che si distende delicatamente il rossetto sulle guance. Talvolta, per ischerzo, la mamma fa il viso al bimbo, che ride, solleticato, turbato da quei profumi. La madre, per condurlo fuori, lo trova goffo, mal vestito, e presa dalla furia materna, gli annoda alla vita una larga sciarpa femminile, gli mette al collo una cravatta meravigliosa, di trina, e se lo porta, così vestito, in carrozza, su e giù per molte ore, col freddo, senza paltoncino, mentre a lui si fa il naso rosso e vengono le lagrime agli occhi per la noia. Lei saluta tutti, mostra il suo bimbo, lo bacia spesso, gli domanda se vuole un dolce, se vuole un giocattolo, fa la commedia della madre amorosa. A Villa Borghese, nel viale della fontana, fa fermare la vettura e apre conversazione coi giovanotti, che le dicono certe