Pagina:Serao - Piccole anime, Milano, Galli, 1890.djvu/161

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salvazione 159


— Sì — disse il bambino.

E con un atto gentile e delicato, le prese la bella mano gemmata e gliela baciò.

— Come un cavaliere cortese: bravo, Paolo! — disse il padre, insuperbito, mentre Flavia seguitava a contemplare il bambino. — Carino mio, vuoi restare con la signora mentre io vado qui vicino?

— Ritorni presto, papà?

— Ritorno presto, nino mio.

E poichè il bimbo era presente, quei due non osarono toccarsi la mano; scambiarono solo una rapida occhiata. Flavia si chinò, prese per mano Paolo e se lo portò in salotto, presso un balcone aperto, come per guardarlo meglio. Egli se ne stava ritto, nel suo costumino di velluto oliva, tenendo stretto fra le mani il berrettino di velluto.

— Hai tal quale gli occhi di papà tuo — mormorò Flavia, pigliandogli una mano e carezzandola lievemente.

— Sì, ma la bocca è come quella della mamma — disse il bimbo, con un tono di orgoglio.