tensa attenzione, assorbendone il suono e il calore, facendone propria la forza e la grazia. Ella non diceva nulla: ascoltava e taceva. Era un’anima giovinetta, assetata di giustizia e di bontà; era un cuore palpitante per tutte le forme luminose dell’ideale; era una di quelle creature ammirabili che pare vivano solamente per lo spirito. Ve ne sono, di questi esseri formati di intime tenerezze e di squisite mute affettuosità: fragili esseri che vibrano a quanto è idea, a quanto è sentimento: fini congegni umani, di una delicatezza suprema, che tutto può alimentare, che nulla può uccidere: esseri, la cui apparizione, ogni tanto,