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storia di due anime 35


Allora sono andato da donna Raffaelina Galante, una ricamatrice che lavora in casa sua, con due sue nipoti, per vedere se fosse libera ...

— E lavora bene?

— Ricama divinamente. Donna Raffaelina sarà libera fra un mese e acconsente a ricamare, per voi, questa veste e questo manto della Madonna Addolorata.

— E quanto tempo vi metterà?

— Ce ne vorrà, del tempo: tutto il davanti dell’abito e i due lati del mantello, innanzi, li deve eseguire lei, perchè le sue nepoti valgono meno di lei, come ricamatrici. Le parti di spalla, diciamo così, le affiderà a loro. Domanda sei mesi di tempo.

— È enorme! Non l’avrò mai, questa Madonna Addolorata — disse, irritatissimo, il gentiluomo.

— Ma una ricamatrice in oro non può far miracoli, anche in onore della Vergine! Avrete una veste e un manto che saranno tutta una schiuma di ricamo.

— Sarà... sarà! Io ho tanto bisogno di sciogliere il mio voto!

Sul viso consumato del duca s’impresse un sentimento vivissimo di necessità triste, di necessità dolorosa.

— E che mi dite del prezzo, signor Maresca?

— Per la statua, nulla posso dirvi ancora, ma c’intenderemo facilmente. Per la veste e il manto ho calcolato, così, alla meglio, che ci vorranno un cinquemila lire di oro.

— Cinquemila?