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— Sono tua sorella. Sono Grazia Bevilacqua.
Intensamente si guardano, senza baciarsi, senza toccarsi la mano.
— Sono venuta a prenderti, — soggiunge Grazia, affrettando le parole sotto quello sguardo.
— E papà e mammà? — chiede la suora, infantilmente.
— Sono morti, in salute nostra, — mormora, con un sospiro, Grazia. — Io sono venuta a prenderti.
— E Gaetano, mio fratello?
— È morto. Io sono venuta a prenderti.
— E Silvio Fanelli, tuo marito? — dice suor Giovanna, senza muoversi.
— È morto, è morto. Andiamo.
— Andiamo, — dice suor Giovanna della Croce.
Ora che tutte le monache sono andate via, disperse pel mondo, la badessa, suor Te-